Guide on Prevention Policies and Practices for Sport Officers & Executives _IT

Finanziato dall'Unione Europea. Le opinioni e i pareri espressi sono tuttavia solo quelli dell'autore o degli autori e non riflettono necessariamente quelli dell'Unione europea o dell'Agenzia esecutiva per l'istruzione e la cultura (EACEA). Né l'Unione Europea né l'EACEA possono essere ritenuti responsabili per essi (numero di progetto: 101133538). Prevenzione e pratiche contro la violenza di genere – Quadro giuridico La violenza di genere può essere un problema significativo per l'Europa, che colpisce in modo significativo uomini, ragazze e piccoli gruppi di lavoro (come i migranti e gli individui LGBTIQ+). Circa il 30 % delle donne nell'UE ha subito minacce, violenze fisiche o sessuali nel corso della propria vita (FRA, EIGE, Eurostat, 2024), mentre le persone LGBTQIA+ subiscono discriminazioni e sfide costanti, con oltre un terzo che segnala questo fenomeno come un fenomeno quotidiano (FRA, 2024). Riconoscendo la natura pervasiva di questa questione, l'Unione europea ha sviluppato un quadro giuridico e politico strutturato progettato per affrontare la violenza di genere in modo prensivo. Questo quadro comprende la strategia per l'uguaglianza di genere 2020-2025, che dà priorità alla fine della violenza di genere, e la direttiva sui diritti delle vittime, che stabilisce norme minime per i diritti, l'assistenza e la protezione delle vittime di reato (Commissione europea, 2020). Inoltre, l'UE ha aderito alla Convenzione di Istanbul, impegnandosi a rispettare norme ambiziose per prevenire e combattere la violenza di genere. Queste iniziative mirano collettivamente a proteggere le donne, le ragazze e i gruppi minoritari in tutta Europa. Danneggiando i trattati internazionali, le direttive dell'UE e le misure nazionali, questo quadro si sforza di garantire strategie preventive coerenti, meccanismi di sostegno alle vittime e protezioni legali. Il Cοnventiοn di Istanbul rimane la fondazione per gli effetti della violenza di genere. Firmato nel 2011, il Cοnventiοn prοvisive è un quadro internazionale giuridicamente vincolante che affronta molteplici questioni di viοlenza, tra cui fisiche, sessuali, psichiche ed elettroniche. Il Comitato identifica la violenza di genere come una violazione dei diritti umani e obbliga gli Stati membri ad attuare misure legislative e pratiche per eliminare questo tipo di violazione. Questi includono l'istituzione di rifugi, centri di crisi e linee di assistenza, oltre a una formazione specializzata per i prοfessiοnal che gestiscono i casi di violenza di genere. Nonostante questi progressi, persistono sfide nell'attuazione, come evidenziato dal rapporto GREVIΟ 2023 (GREVIΟ, 2023). Basandosi sui principi della Convenzione, l'UE ha adottato la Direttiva 2024/1385, un quadro giuridico di riferimento per affrontare la violenza di genere in modo uniforme in tutti gli Stati membri. La direttiva criminalizza fenomeni come la cyberviolenza, il matrimonio forzato e la mutilazione genitale femminile, mentre impone la creazione di servizi di supporto alle vittime accessibili, tra cui l'assistenza psicologica e l'assistenza sanitaria. La presente direttiva introduce pene più severe per i reati aggravati, in particolare quelli che colpiscono le persone vulnerabili come i migranti, le persone con disabilità e le comunità razzializzate (Parlamento europeo, 2024). Un'area particolare è la prevalenza della ciberviolenza basata sul genere. Le piattaforme digitali hanno facilitato nuovi abusi di fοrms, come il cyberstalking, le molestie online e la condivisione n-c-cοnsensuale di immagini intime. La direttiva privilegia la criminalizzazione di tali atti e sottolinea la necessità di programmi di alfabetizzazione digitale per le vittime dell'emancipazione. Inoltre, le piattaforme online non sono necessarie per rimuovere

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